Ecco l’estratto dell’articolo su Zugàtolando pubblicato su Area3
– come è nata questa passione?
Diciamo che lavorare il legno mi è sempre piaciuto, e molte cose le ho imparate lavorando affianco di mio padre nella propria ditta d’arredamento. La scintilla è nata nel 2014 quando con la famiglia ci siamo recati ad una delle tante fiere paesane dove ho visto alcuni giochi medioevali fatti in legno e vedere l’entusiasmo dei miei figli giocarci mi ha contagiato al punto che ho subito pensato: “domani ne costruisco uno anch’io”. E da lì è iniziato pian piano il percorso di ZugàTolando, nato ufficialmente nel 2017e che ora dispone di circa 40 possibili istallazioni di gioco.
– con quali materiali sono fatti i suoi giocattoli?
Più che di giocattoli, io li definisco “situazioni gioco” perché ogni realizzazione deve dare come risultato la possibilità di offrire una dinamica di gioco costruttiva e dinamica sempre in relazione con gli altri e mai in solitaria; infatti è sempre bello vedere come il singolo “zugo” (giocattolo in dialetto), diventi per un momento il legante tra bambini-bambini e bambini-genitori. I miei “zughi” sono fatti principalmente con pezzi di legno ma inserisco spesso e volentieri elementi di recupero con altri materiali. A questo ho sempre coltivato l’idea che prima di buttare un’oggetto si possa dare sempre un secondo utilizzo.
– chi sono i primi fruitori delle sue creazioni?
Forse nella domanda precedente ho già anticipato la risposta, ebbene, innanzitutto chiunque può essere coinvolto nella dinamica di questi giochi, grandi e piccoli, ad esclusione forse dei piccolissimi (dai 0 ai 3 anni) in cui sto già pensando ad un percorso di lavori da intraprendere. Una parte delle “situazioni gioco” possono essere utilizzate benissimo anche da chi è diversamente abile e dagli anziani perché sono molto intuitivi e facili nel loro utilizzo.
– qual è lo scopo della sua attività?
Allacciandomi alla domanda precedente non nego che l’obiettivo per cui è nato il percorso di ZugàTolando è quello di regalare un momento di unione e felicità tra il rapporto genitore e figlio. D’altronde essendo padre anch’io di 3 figli piccoli vivere i momenti del gioco con loro è sempre appagante e se il gioco aiuta a rallentare il tempo per valorizzare la bellezza dello scambio, del sorriso, della sana competizione, della collaborazione, bhè allora è una “situazione gioco” che vale la pena starci.
– quale la maggiore soddisfazione ricevuta dai bambini?
Ricevo sempre molta gratitudine nelle situazioni di feste o di piazza in cui vengo invitato ma una mi è rimasta particolarmente impressa ed è stata una sera mentre stavo per concludere il solito carico di giochi, tu sei felice ma stremato dalla stanchezza e pronto a tornare a casa. Si avvicina un adolescente e con aria gioiosa e vedendomi chiudere le porte del furgone, mi chiede: “È lei il signore dei giochi in legno” e io pensando a cosa avessi dimenticato tra i mille pezzi sparsi ” si son io”, e lui allungandomi la mano per stringere la mia, mi guarda in faccia con aria fiera, mi dice ” Bhè, complimenti davvero perchè i suoi giochi sono proprio belli e stasera mi sono proprio divertito”.
– in questo momento cosa sta realizzando?
Questo è un momento di particolare fermento di richieste per ZugàTolando e quindi la fase realizzativa rimane in secondo piano per dare attenzione più all’aspetto organizzativo e qualitativo degli eventi da svolgere. Di solito la mia fase di realizzazione parte con un’idea ben chiara di cosa andrò a costruire ma molte sono le varianti che subentrano perché tutto non è scritto né già fatto e il risultato finale è un mix di modifiche, aggiustamenti e ritocchi. Ogni “situazione gioco” è unica, in quanto fatta a mano e non ripetibile in serie. Per concludere e rispondere alla sua domanda, sò con cosa parto ma non so mai a dove arriverò, ma la cosa bella è che ad ogni arrivo c’è sempre una gioia perché il risultato finale stupisce anche me. Questa è la magia dell’essere creativi.
Prima di salutarvi invito i lettori che volessero avere maggiori info in merito a ZugàTolando di collegarsi al sito web: www.zugatolando.it o alla pagina Facebook di ZugàTolando